Eleganza in movimento: un viaggio nel tempo su quattro ruote

Eleganza in movimento: un viaggio nel tempo su quattro ruote

Collezionisti, giurati e appassionati internazionali, tutti a Palazzo di Varignana per la terza edizione del Concorso d’Eleganza Varignana 1705. Trentasette auto rare e significative hanno gareggiato, nelle scorse ore, in sei esclusive classi, valutate da una giuria internazionale presieduta dallo storico e autore Stefano Pasini.

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Il massimo riconoscimento di Best of Show è stato assegnato all’Alfa Romeo 6C 2500 SS Berlinetta Pinin Farina (1950), presentata dal celebre collezionista italiano Corrado Lopresto. Un esemplare unico, originariamente commissionato dal nobile siciliano Giovanni San Giorgio Gualtieri. La prima vettura della storia a introdurre i doppi fari anteriori, dalle proporzioni eleganti e dal motore sei cilindri in linea da 2,4 litri.

Premio del pubblico alla Ferrari 121 LM (1955), di proprietà di Elad Shraga. Dotata di un raro sei cilindri in linea da 4,4 litri e 360 CV, segnò una svolta rispetto ai classici V12 Ferrari. Dopo il debutto alla 1000 km di Buenos Aires e la vittoria al Giro di Sicilia con Piero Taruffi, corse negli Stati Uniti con leggende come Shelby, Hill e Miles. Questa rarissima vettura da corsa con motore Lampredi, costruita in soli quattro esemplari, ha ricevuto sia il People’s Choice Award che il Premio Speciale dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

Vincitori di Classe
Ogni classe del concorso ha offerto uno spaccato evocativo di epoche diverse dell’arte automobilistica:

Supercar Class: Lamborghini Miura P400 (1968) – Nicola Sacchetti. Considerata la prima vera supercar della storia, la Miura di Gandini stupì con la sua linea radicale e il motore V12 centrale, ridefinendo il concetto stesso di performance.

Vintage Elegance: Bugatti Type 49 (1931) – Silvia Nicolis. Ultimo modello progettato da Ettore Bugatti in persona, combina l’ingegneria raffinata del suo otto cilindri con una carrozzeria di grande eleganza, simbolo del lusso francese anteguerra.

Motori per il Dopoguerra: Fiat 8V (1950) – Daniele Ferrua. L’audace coupé 8V di Fiat segnò il ritorno italiano alle alte prestazioni nel dopoguerra, carrozzato dai migliori maestri e acclamato per il suo telaio avanzato. L’auto ha ricevuto anche il premio ASI – Automotoclub Storico Italiano dal presidente Alberto Scuro.

Raffinatezza Italiana: Lancia Aurelia B20 IV Serie (1955) – Gianluca Garagnani. Una delle creazioni più eleganti di Pininfarina, con motore V6 e trasmissione transaxle, rimane un’icona del Gran Turismo.

Gioielli di Maranello: Ferrari 330 GTC Speciale (1967) – Brandon Wang. Commissionata per la Principessa de Rethy, una delle sole sei prodotte, rappresenta uno degli esempi più esclusivi della Ferrari degli anni ’60. La stessa auto si aggiudica anche il Trofeo Speciale Motor Valley, consegnato dal Presidente Andrea Pontremoli. La maniglia segreta posizionata sotto il volante per far scendere la regina senza che il re dovesse alzarsi – dice Pontremoli – rappresenta quella capacità di attenzione per i dettagli che ha reso la Motor Valley ciò che è oggi.

Aerodynes: Alfa Romeo 6C 2500 SS Berlinetta Pinin Farina (1950) – Corrado Lopresto. Un esemplare unico, realizzato da Pinin Farina considerato la prima vettura della storia con doppi fari anteriori.

Auto in Divisa: Porsche 911 Carrera 3.2 Targa (1989) – Lorenzo Matteucci. Consegnata nuova alla Polizia Stradale olandese, completa di luci e radio, questa Carrera racconta l’insolita storia di come l’ingegneria Porsche abbia servito il pubblico.

Non sono mancati riconoscimenti speciali. Il premio Chairman’s Award, consegnato dal Presidente del Concorso Massimo Dall’Olmo, è andato alla Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabriolet Pinin Farina di Björn Schmidt. Restaurata con cura e celebre per aver conquistato Rita Hayworth, la famosa diva di Hollywood, questa vettura realizzata in soli 40 esemplari rappresenta l’apice dell’eleganza italiana del dopoguerra: linee sinuose, artigianalità Pininfarina e un’anima sportiva firmata Alfa Romeo.

Novità del 2025, i Classic Car Talks hanno offerto un forum di conversazioni pensato per ampliare l’esperienza del concorso oltre il prato espositivo, esplorando le dimensioni culturali, tecnologiche e finanziarie del mondo delle auto storiche. Organizzati in collaborazione con Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola e Azimut Capital Management, gli incontri hanno riunito figure di spicco del mondo accademico, del motorsport e della finanza.

Author

Valeria Scotti

Valeria Scotti

Giornalista, da 20 anni mi occupo di contenuti digitali. Ho collaborato con i principali network di informazione in Italia. Allieva di Fondazione Bottega Finzioni e della Chora Academy. Amo tutto ciò che riguarda l'illusionismo e la prestigiazione.

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