La festa medievale con balli, fuoco e duelli: viaggerete nel tempo con Il Barbarossa

La festa medievale con balli, fuoco e duelli: viaggerete nel tempo con Il Barbarossa

Gare, spettacoli, mercatini, combattimenti e buon cibo: per tre giorni, tra cerimonie e goliardie, Medicina si immerge in un’atmosfera medievale.

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Torna infatti Il Barbarossa, la rievocazione storica ricca di eventi: dal Palio della serpe alla Caursa dal dog e tri, dalla gara di tiro con l’arco storico itinerante alla sontuosa Cena Imperiale, insieme a spettacoli di fuoco, magia, combattimento, giochi di bandiere, giocoleria e tanto altro.

L’evento ricorda i fatti accaduti nell’anno 1155 con l’arrivo dell’Imperatore Federico I di Svevia, detto il Barbarossa, al Castello di Medicina liberandolo dalla dominazione del Senato di Bologna.

Si parte venerdì 15 settembre alle 21 con il Corteo delle genti del Castello: al suono dei tamburi e delle chiarine, il popolo sfilerà lungo la via delle quattro torri. E poi la musica dei Rota Temporis con canti e danze, con le contrade, le locande e le torri che continueranno fino a tarda notte i festeggiamenti in onore dell’Imperatore.

Sabato 16 settembre, a partire dalle 17, sfilata di apertura e poi eventi, mostre e spettacoli nelle diverse piazze, nel bosco delle streghe ed itineranti. Tra gli appuntamenti, la Cena Medievale con un sontuoso banchetto in onore dell’Imperatore e della sua Dama riservato a nobili, dame e cavalieri del Castello e dei Castelli vicini. I giochi di magia del Mago Kalù, spade, bandiere, tamburi e fuoco della Pandolfaccia, le Ancelle della Danza, allieteranno i commensali.

E ancora: lo spettacolo teatrale a cura di Gruppo Icaro presso il giardino della parrocchia di S.Mamante, i giochi de Li Nadari Giullari, gli incroci di spade degli Armati della Contea Brasichellae, le musiche e le danze dei Rota Temporis e le bandiere e i tamburi dei Tamburini e Sbandieratori del Borgo.

Domenica 17 settembre alle ore 9 prenderà il via il quarto Torneo nazionale di Arco Storico organizzata dagli Arcieri del Barbarossa. Alle 10, l’apertura del Museo Civico con l’esposizione degli animali fantastici tratti dai Bestiari Medievali creati dalle ragazze e dai ragazzi del laboratorio Botteghe Artigiane Viaggianti.

E mentre il Mastro falconiere illustrerà alle genti accorse nel Castello vita e abitudini dei rapaci, gli artisti provenienti da Castelli lontani si cimentano in omaggi a sua Maestà. Alle 17,45 , il tanto atteso Palio della Serpe. La prima parte del Palio si svolge come gara tra gli Arcieri dell’Imperatore nel sagrato di San Mamante; il risultato finale determina la posizione di partenza di ciascun rappresentante della Torre, in quanto ogni squadra delle Torri è abbinata ad una squadra di arcieri. La seconda parte è la corsa del Palio che svolge nella via di Mezzo e coinvolge quattro atleti per ognuna delle cinque torri (Cavalli, Maniscalco, Oca, Porco, Uva), i quali dovranno con la portantina caricare uno dei doni a scelta (vino o uova o carbone o mele o fieno), e recapitarli ai Giudici delle Torri. Alla fine la squadra dovrà prelevare a mani nude la SERPE dal pentolone e riporla in un recipiente da trasportare dinnanzi al Messo Imperiale. Il Giudice Supremo decreterà il vincitore del Palio.

In chiusura della lunga giornata, presso l’Accampamento Imperiale, il Barbarossa farà un saluto alle maestranze del Castello e le genti seguiranno il suo percorso, dando vita a un maestoso corteo.

Tra i protagonisti dell’evento, il Covo dei Bricconi. “Il gruppo è nato nel 1993 in una calda sera d’estate nel parcheggio del Bar della Piscina. Eravamo alcuni amici, per lo più scapoloni. Volevamo partecipare a questa festa che, negli ultimi anni, stava prendendo piede”, ci raccontano alcuni componenti del gruppo.

“Non avendo molte possibilità economiche, decidemmo di usare materiali di recupero per comporre un vero e proprio covo. Tant’è che la struttura era semplice e veniva abbellita con canne raccolte lungo i canali medicinesi”. Anche il menù era ristretto. “Un nostro amico commerciava in formaggi perciò offrimmo, in cambio di pochi spiccioli, pere, formaggi e vino, quest’ultimo spillato direttamente dalla damigiana”.

All’interno del Covo si pensò poi di ospitare le meretrici, “un gruppo di sole ragazze che inizialmente presenziavano per qualche ora, fino a stabilirsi, con il passare del tempo, definitivamente”.

I ricordi sono tanti, come quel primissimo anno “in cui filò tutto liscio. Pochi furono i guadagni, ma per noi fondatori l’importante era divertirsi e fare divertire”. E la storia del Covo dei Bricconi – qui la loro pagina Instagram –  prosegue con l’ingresso di altri componenti che, edizione dopo edizione, fanno la storia.

Maggiori informazioni, e il programma completo de Il Barbarossa, sono disponibili sul sito ufficiale dell’evento.

Author

Valeria Scotti

Valeria Scotti

Giornalista, da 20 anni mi occupo di contenuti digitali. Ho collaborato con i principali network di informazione in Italia. Allieva di Fondazione Bottega Finzioni e della Chora Academy. Amo tutto ciò che riguarda l'illusionismo e la prestigiazione.

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