Siamo stati da Bio’s Kitchen a Bologna: ecco perché dovete farlo anche voi

Siamo stati da Bio’s Kitchen a Bologna: ecco perché dovete farlo anche voi

È come l’effetto che fa la parola amore, quando si è pronti a mettersi nuovamente in gioco.
È iniziata così, pochi mesi fa, l’avventura bolognese di Bio’s Kitchen, il ristorante 100% biologico aperto nel 2014 a Rimini da un’idea di Terra&Sole, il primo supermercato certificato bio in Europa dal 1992 .

“Consapevoli, con gusto”. Oltre 150 coperti per un target trasversale in questo giardino sospeso dove è possibile gustare cibi vegetali, ma anche sapori della tradizione, con una particolare attenzione ad allergie e intolleranze.  I piatti sono frutto del lavoro degli chef Marco Bonardi e Pier Giorgio Parini, responsabile di ricerca e sviluppo. Gli ingredienti? Biologici certificati, in gran parte verdure e cereali, ma anche pesce e carne. Non dimentichiamolo mai: mangiare cibo biologico, fatto con materie prime coltivate o allevate senza la chimica e gli ogm, senza ormoni e conservanti, fa bene alla salute e all’ambiente.

Avete mai sentito parlare di dieta sequenziale? Si basa sull’iniziare ogni pasto con gli alimenti più facili da digerire, in modo da velocizzare i tempi della digestione e rendere i cibi facilmente assimilabili e trasformabili in energia. Si parte dagli estratti di verdura e frutta, poi si passa alle verdure crude che, essendo ricche anche di sali minerali e oligoelementi, migliorano la digestione degli alimenti cotti. Seguono quindi le verdure cotte che, oltre ad essere ricche di fibra, aumentano il livello di sazietà e aiutano a preparare l’organismo nell’assimilazione del piatto tradizionale. Infine, piatti complessi con carboidrati e proteine: pasta, cereali, legumi e, per chi preferisce, carne, pane e latticini.

“Un piatto deve essere sano e buono, ma deve far bene anche allo spirito, deve essere un piacere per il palato e per gli occhi”, sottolinea lo chef Parini. “In cucina sperimentare è il grande divertimento, giocare è la ricetta per non stancarsi mai di fare lo chef”. La sua pausa dalla ristorazione stellata è arrivata perché “volevo cambiare aria, fare cose diverse e nuove. Esistono solo due tipi di cucina, una buona e una cattiva. E la cucina sana può diventare gourmet ed essere alla portata di tutti“.

Un grande lavoro sotto numerosi aspetti. Basti pensare che ogni mese vengono lavorate 4 tonnellate di verdura in loco, studiando le diverse cotture per conservare sapori e colori.

E il locale? Ampio e funzionale, con cucina a vista, aperto 7 giorni su 7. Il tutto è stato studiato e realizzato dallo Studio ArchiNow di Rimini che ha puntato su materiali naturali ed il verde a cascata dai soffitti altissimi.

Abbiamo accolto con gioia un doppio invito speciale e provato così l’offerta gastronomica in due momenti diversi della giornata. A pranzo (costo medio sui 12-15 euro) un buffet con 40 differenti piatti vegetali – la particolarità è quella di pagare a peso, 2,40 euro all’etto e un minimo di 5 euro di spesa, in modo da evitare spreco di cibo – e una selezione di proposte alla carta. Tra queste, Strozzapreti di farro e pesto di basilico con anacardi, Cappellacci di patate e bietola, salsa al parmigiano e salvia, Tagliatelle al ragú, Burger senza ham con patatine fritte, Tagliata di razza Romagnola IGP alla griglia e verdure fino ai Bicchierini Veg al buffet.

A cena, cambio d’abito per sperimentare il ricco menù alla carta (25-30 euro euro) con piatti sia vegetali che tradizionali, unita all’offerta della pizzeria: pizze realizzate con farine di grani antichi di Romagna, farro o kamut e lievitate 48 ore. Ottima la pizza d’asporto con i contenitori in Bagassa, materiale 100% naturale ricavato dalla lavorazione della canna da zucchero senza collanti nocivi per la salute e, udite udite, riscaldabili in forno fino a 100 gradi.

Abbiamo avuto la possibilità di provare come antipasti Ferratelle di piselli ripiene di zucca cruda e cotta (croccanti cialde a base di piselli, ripiene di zucca cotta e cruda, finocchio, pomodori secchi e olive), Cupola di foglie (foglie di lattuga che avvolgono cavolo cappuccio, finocchio, insalata condita con maioVeg al pistacchio, capperi e alga nori tostata), A tutto Chips (chips di cavolo riccio, cavolo Navone, batata e pastinaca, accompagnate dalla nostra spumosa salsa Bio’s), Falafel di ceci e salsa tzatziki veg, Tempura di verdure (verdure con pastella vegetale in frittura leggera, agrodolce d’agave e aceto di mele). I primi: Riso Nerone con verdure brasate e salsa al curry e mele, Strozzapreti di farro con rapa rossa e estratto al mandarino. E poi i secondi: Tempeh con cavolo cinese arancio e zenzero (gustose polpette di tempeh e verdure, morbide dentro e rosolate fuori con radicchio rosso alla griglia e “Caviale” di tapioca all’arancia), Tajine di verdure di stagione con riso semintegrale al salto. Infine, come dolce, Torsolo di mela.

La carta dei vini, composta di 60 referenze, è tutta bio.
E se non si finisce la bottiglia, è possibile portarla via.

La grande famiglia di Bio’s Kitchen è composta da un gruppo di imprenditori di cui il socio maggioritario è Roberto Gabrielli e fra cui è presente anche Andrea Agostini della famiglia Agostini che ha dato vita a Terra&Sole. Perché Bologna come location per aprire il secondo locale? Per allontanarsi da casa ma “senza andare troppo lontano” e perché la città è una piazza decisamente ricca, in attesa dell’apertura di nuovi ristoranti – sempre in Italia, nonostante le numerose proposte arrivate dal Nord Europa – entro il 2020.
Per adesso, però, godiamoci questo.

Bio’s Kitchen

Via Galliera 11, Bologna

Tel. +39 051.4381562

Author

Valeria Scotti

Valeria Scotti

Giornalista, da 20 anni mi occupo di contenuti digitali. Ho collaborato con i principali network di informazione in Italia. Allieva di Fondazione Bottega Finzioni e della Chora Academy. Amo tutto ciò che riguarda l'illusionismo e la prestigiazione.

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