Ikigai Room, il luogo che non c’era a Bologna

Ikigai Room, il luogo che non c’era a Bologna

Non c’è nulla di male nell’ammettere le proprie lacune. Ikigai Room a Bologna: la nostra scoperta parte da qui. “L’ispirazione nasce dai kissaten giapponesi, caffetterie dove rilassarsi, bere un buon caffè o tè, leggere, ascoltare musica jazz o contemporanea, rallentare i ritmi e lasciarsi andare. Esattamente l’opposto di un bar o un locale alla moda qui in Italia”.

Chiacchierare con Nicola Boari ci ha permesso senza alcun dubbio di chiarirci le idee. “Ikigai Room è un circolo culturale nato dell’ottobre del 2018, un luogo nato per esser vissuto, in compagnia o con sé stessi, per godere del proprio tempo, dedicarsi a sé stessi, e perseguire il proprio ikigai, ovvero la propria ragione di essere, ciò che da un senso alle nostre giornate, che sia la lettura, un bel manga, la musica, il disegno, l’ikebana o anche il solo leggersi il giornale”.

Sicuramente c’è una storia alle spalle dei tre fondatori, Nicola appunto, Sonia e Matteo. “Veniamo da studi di lingua e cultura giapponese, antropologia e design, e dopo aver passato un periodo di vita molto intenso a Tokyo abbiamo deciso, ben 10 anni dopo, di portare un angolo di Giappone, e Asia in generale (anche in Corea del Sud ce ne sono, le bang, cioè stanze, dedicate allo studio, ai manga, a internet o al soju), qui a Bologna, appunto con un kissaten, uno spazio da riempire con le idee e passioni di tutti”.

Questo perché “vogliamo far conoscere la cultura dello stare insieme e anche dello stare da soli, di vivere una casa al di fuori di casa propria, oltre a far conoscere realtà diverse dall’ordinario, che siano la musica sperimentale, il cinema d’autore, il manga (più o meno popolare), i retrogame (giochi vecchi, appartenenti alla nostra generazione nata a cavallo fra gli anni 80 e 90, i millennial cioè), oltre a condividere conoscenze e quant’altro”.

Mostre, performances, corsi di lingua coreana. “La risposta è buona, ci sono tante persone interessate e incuriosite da un luogo che ancora non c’era e che è molto diverso da quello a cui siamo abituati. Nessun hype, eventi alla moda, sponsor o volontà di stupire. Solo la voglia di stare insieme e scoprire. Una delle nostre passioni è poi il sakè giapponese, quello artigianale, che a Bologna non era ancora arrivato. Lo serviamo con passione e cura, facendo conoscere ai nostri iscritti da dove proviene, come è fatto, e come si beve. Nel nostro angolo bar, che è solo una minima parte di Ikigai, serviamo anche bevande coreane come il soju e makgeolli, tè verde, caffè a filtro con tecnica pour over e altro ancora”.

Come associarsi? È semplicissimo. “Siamo associazione affiliata AICS, un ente nazionale con più di un milione di iscritti in Italia e facciamo parte dello stesso circuito di Lokomotiv, Freakout, Granata, Mikasa, Alchemica e altri circoli”. L’invito c’è: “Passate in sede e conosciamoci”.

E il futuro? “Di progetti ne abbiamo tanti. Ampliare innanzitutto la nostra offerta di corsi. Sono partiti benissimo con il corso di lingua coreana, che in tanti vogliono scoprire grazie alla Hallyu Wave, con cinema, drama e k-pop. La Corea è anche tanto altro, non c’è bisogno di concentrarsi su quello che ormai tutti conoscono, ma su quello che sta sotto, il nascosto, il difficile ma che può darci grandi soddisfazioni”.

Ikigai Room

Vvia Nosadella 15/A, Bologna

Author

Valeria Scotti

Valeria Scotti

Giornalista, da 20 anni mi occupo di contenuti digitali. Ho collaborato con i principali network di informazione in Italia. Allieva di Fondazione Bottega Finzioni e della Chora Academy. Amo tutto ciò che riguarda l'illusionismo e la prestigiazione.

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