Una pizza da Berberè. E la vostra estate sarà indimenticabile

Una pizza da Berberè. E la vostra estate sarà indimenticabile

Gusto e condivisione: questo il segreto della pizza di Berberè anche nella versione estiva.

Berberè in tutte le stagioni. Non c’è sciarpa che tenga o voglia di mare che ci fermi.

E allora indugiamo con piacere su questa estate. Perché la pizzeria dei fratelli Matteo e Salvatore Aloe nel cuore universitario di Bologna e a Castel Maggiore – prendete appunti, due sedi a Milano, una a Roma, Torino, Firenze, l’ultima a Verona e due anche a Londra – premiata con i tre spicchi dal Gambero Rosso ha deciso di sfidare il caldo con un pop up colorato all’aperto all’interno de L’altra Sponda, la rassegna che il Cassero ha ideato al Giardino del Cavaticcio, nel cuore della Manifattura delle Arti.

La mission: fare pizze buonissime, servite gentilmente, in luoghi bellissimi. Così, fino al 23 settembre, tutti i giorni dalle 19.00 alle 23.00, Berberè è (anche) lì.

In una serata particolarmente piacevole e accarezzata dal vento, abbiamo accolto il nuovo invito a scoprire alcune delle pizze del menu estivo. Ad accompagnarci, i sorrisi e i racconti di Marzia e Alfonso.

Quattro le proposte: Aglio, pomodoro, prezzemolo, Mozzarella di bufala di Caserta, pomodoro, basilico, Salsiccia di Mora Romagnola, pomodoro, parmigiano reggiano, semi di finocchio, Melanzane, pomodoro, ricotta affumicata, basilico.

Ecco come Berberè ha conquistato tutti, noi compresi

La storia di Berberè, dal 2010 ad oggi, ha fatto grandi passi in avanti. Leggerezza e gusto, farine semintegrali biologiche macinate a pietra, una lunga lievitazione a temperatura controllata, lievito madre vivo e ingredienti stagionali certificati biologici – molti provenienti da presidi Slow food – impasti alternativi con cereali diversi dal grano (enkir, farro, Senatore Cappelli) o con idrolisi degli amidi, una tecnica di lievitazione antica, totalmente priva di lieviti aggiunti, basata sul processo di autofermentazione del grano spezzato.

Il risultato è una pizza che stimola la convivialità. L’idea è semplice: otto spicchi per fare in modo che tutti i commensali possano assaggiare i vari gusti. “Ci piace pensare che i nostri clienti possano scegliere sapori diversi e divertirsi nell’alternanza”, raccontavano qualche tempo fa i fratelli Aloe. “La pizza è un piatto pop, popolare, e per quanto scegliamo con cura i condimenti non vogliamo sovraccaricare il palato, cercando anche di contenere i prezzi”.

 

Berberè Open Air al Cavaticcio

Ingressi da via Don Minzoni, via Azzo Gardino e via F.lli Rosselli, Bologna

Author

Valeria Scotti

Valeria Scotti

Giornalista, da 20 anni mi occupo di contenuti digitali. Ho collaborato con i principali network di informazione in Italia. Allieva di Fondazione Bottega Finzioni e della Chora Academy. Amo tutto ciò che riguarda l'illusionismo e la prestigiazione.

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