Bologna stellata: Nicola Annunziata è il nuovo Chef del Ristorante I Portici

Si interessa di etnobotanica, lavora sulla tradizione del luogo e mixa il tutto con la cucina delle sue origini.

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Non è più un mistero: Nicola Annunziata è il nuovo Chef del Ristorante I Portici, 1 Stella della Guida MICHELIN Italia dal 2012.

Classe 1991 – uno dei più giovani Chef stellati d’Italia – Annunziata nasce a Sarno, in provincia di Salerno, e inizia il suo percorso lavorativo nell’alta ristorazione presso il Ristorante Il faro di Capo d’Orso di Maiori (SA), 1 Stella della Guida MICHELIN Italia.

Approda poi a Latina, nelle cucine del Ristorante Vistamare dell’Hotel Fogliano, inizialmente con il ruolo di Sous Chef dal 2015 al 2017 e di seguito subentra a Rocco de Santis nel ruolo di Executive Chef. A soli 25 anni, riceve il riconoscimento dell’ambita Stella MICHELIN Italia.

Gli stage a Il Pagliaccio di Anthony Genovese e da Mauro Colagreco al Mirazur. Nel 2020, l’avventura al Ristorante Prietramare Natural Food, del Praia Art Resort a Isola di Capo Rizzuto dove conquista 1 stella della Guida MICHELIN Italia nel 2022.

Adesso, questo nuovo incarico a Bologna, come Executive Chef de I Portici Hotel 4*S e del Ristorante I Portici.

Il desiderio è proporre una cucina leggera, di pregio, vasta ma semplice nei concetti, con pochi ingredienti genuini, freschi e selezionati con grande rispetto della stagionalità.

Una cucina principalmente di mare – indirizzo che differenzia lo Chef Annunziata dai suoi predecessori campani –  in cui non mancano però piatti di terra e molti vegetali. D’altronde, nella sua terra, l’agricoltura è sempre stata fiorente. Annunziata si è dunque formato sui raccolti, la gestione di ortaggi, frutte e verdure trasformandoli in punto di partenza per i suoi piatti.

Il suo Signature Dish è lo Spaghetto spezzato del Pastificio Gerardo Di Nola, estrazione di zuppa di pesce, pesto di pomodoro datterino e polvere di olive nere.

Cosa aspettarsi dal Menu degustazione 7 portate SALERNO / BOLOGNA? Polpo arrosto, consistenza di friarielli, chips di mele sbriciolate, chutney di mela cocomerina, curry e olio all’alloro; Tartare di razza Romagnola, anguilla di Comacchio, rapa rossa e gelato alla senape; Risone, pomodoro giallo, lapsang souchong, squacquerone e gambero bianco; Linguine alle vongole veraci, consommé di prosciutto di Parma e lievito di birra in scaglie; Astice, finocchio arrosto, arancia amara e patate Agnello, vignarola invernale, erbe amare e ristretto di zenzero.

Piatti che possono sembrare azzardati, ma ben rodati. L’intenzione è di renderli sempre più interessanti anche per i palati bolognesi perché la “parte del ristorante la fa il cliente”.

Nel Menù Degustazione da 5 portate Tradizione Contemporanea, piatti come la Ricciola marinata, limone arrosto, gelato alla zucca e nocciole, e il Tortello ripieno di genovese, Parmigiano Reggiano 24 mesi, gambero viola e liquirizia

Una nuova carta dei vini – oltre 800 etichette – curate dal sommelier Riccardo Ricci, e la pasticceria firmata dal pastry chef Matteo Corridore che, in occasione della presentazione alla stampa, ha proposto la sua Zuppa inglese: pasta di cacao amaro, cremoso di cioccolato, gocce di ganache di cioccolato e alchermes, crema inglese bruciata con olio alla vaniglia e una quenelle di gelato che racchiude i sapori della zuppa inglese tradizionale.

In questo nuovo capitolo che comprende anche un’esperienza unica come quella che abbiamo provato due mesi fa all’Ex Ghiacciaia del XIV sec, Annunziata – che si augura di restare a Bologna “per molto, molto tempo, abbiamo tante cose da fare e questo primo anno si baserà soprattutto sulla conoscenza del territorio” – indirizzerà le proposte gastronomiche anche negli altri punti ristorativi ovvero l’Osteria Portici, Pizzeria Portici e Bottega Portici, non dimenticando la Portici Academy, la scuola di cucina con vista sulle Due Torri.